🍛 Set di ciotole giapponesi - Takokarakusa 蛸唐草
Set composto da 4 ciotole giapponesi realizzate in porcellana di alta qualità, conosciuta per la sua durezza, leggerezza e brillantezza. La porcellana di Arita è famosa in tutto il mondo per la sua raffinata manifattura e la cura dei dettagli.
Queste tazze presentano un motivo decorativo chiamato "takorakusa" (o "pianta del tesoro" o "tentacoli del polpo"), un classico tema giapponese con elementi floreali stilizzati e motivi curvilinei. Il disegno è realizzato in un blu profondo, inciso su uno sfondo bianco, utilizzando lo stile sometsuke (decorazione in blu su bianco). Questo tipo di decorazione è tipico della ceramica di Arita e richiama l'estetica tradizionale giapponese.
Il colore dominante è il blu cobalto, applicato con una trama che richiama le onde o i tessuti, accompagnato da motivi floreali e stilizzati in bianco. Il contrasto tra il blu intenso e il bianco dona un senso di eleganza e sobrietà.
La loro forma profonda e arrotondata le rende perfette per servire riso, donburi (piatti di riso con vari condimenti), o altre pietanze giapponesi tipicamente servite in ciotole. La base leggermente rialzata facilita la presa e l'equilibrio.
Il design "takorakusa" evoca un senso di tranquillità e naturalezza, tipico dell'estetica giapponese. Oltre alla funzionalità, le tazze sono oggetti di grande pregio decorativo, perfetti per esaltare una tavola in stile orientale o per aggiungere un tocco di eleganza a una collezione di porcellane.
In sintesi, queste tazze rappresentano un esempio pregiato di artigianato giapponese, unendo tradizione e bellezza in un prodotto funzionale ed esteticamente raffinato, perfetto per servire piatti donburi o riso.
È possibile utilizzare microonde e lavastoviglie. Fornito con scatola a tema in cartone rigido e chiusura a calamita.
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Set di ciotole giapponesi - Takokarakusa
Set di ciotole giapponesi - Donburi Santaku
- MATERIALE: porcellana
- TECNICA: stencil
- MISURE: diametro cm 15 x altezza 7
- CONDIZIONI: nuovo
- EPOCA: attuale
- PROVENIENZA: Giappone - Arita
CERAMICA ARITA
La porcellana giapponese Imari è il nome con cui i collezionisti occidentali definiscono gli oggetti di porcellana giapponese realizzati nella città di Arita, ex provincia di Hizen a nord-ovest di Kyushu; destinati principalmente all’esportazione, maggiormente verso l’Europa, partono proprio dal porto di Imari.
In giapponese tali oggetti sono conosciuti con il nome di Arita-yaki (有 田 焼 ).
Lo stile Ko-Imari e Iro-Nabeshima della porcellana in generale vede oggetti dipinti con un sottosmalto blu e ossido di ferro rosso su uno sfondo bianco. Le decorazioni sono essenzialmente piante e temi floreali. In Cina i kakiemon (oggetti di esportazione) sono utilizzati anche in diversi colori a smalto dal blu e dal rosso. Gli oggetti hanno una base non smaltata, ruvida e granulosa al tatto.
La storia di queste porcellane ha origine quando le fornaci di Arita rappresentavano il cuore dell’industria della porcellana giapponese sviluppatasi nel XVII secolo, nel 1616, con l’arrivo in Giappone del vasaio coreano Yi Sam-pyeong (1579-1655). Dopo la sua scoperta, i laboratori di Arita adottarono anche lo stile coreano che includeva l’ovrasmaltatura, prendendo l’ispirazione dall’arte di decorare la porcellana cinese, sfruttando il fatto che la Cina era in una situazione politica difficile, le industrie di Jingdezhen rimaste danneggiate nei disordini, e dal fatto che la nuova dinastia Qing aveva bloccato il commercio tra il 1656 e il 1684.
Vari centri di produzione europei imitarono lo stile della produzione di Imari, prima a Delft in terracotta nei Paesi Bassi, che produceva oggetti in maiolica, e all’inizio della fabbrica di Robert Chamberlain del XIX secolo a Worcester.
