🌊 Dipinto giapponese kakejiku - Namuamidabutsu 南無阿弥陀佛
 
Questo classico 掛物 (kakemono) è un’imponente calligrafia zen eseguita dal monaco 前田昌道 (Maeda Shōdō) del tempio 大徳寺 (Daitoku-ji) di Kyoto, uno dei più prestigiosi complessi del buddhismo Rinzai. 
L’opera reca i caratteri 南無阿彌陀佛 (Namu Amida Butsu), la formula devozionale rivolta al Buddha Amida, cuore del pensiero della 浄土宗 (Jōdo-shū) e della 浄土真宗 (Jōdo Shinshū), ma ampiamente venerata anche nell’ambito zen come espressione di gratitudine e risveglio. 
 
Pronunciare “Namu Amida Butsu” intende “Mi affido al Buddha Amida”, un atto di resa e fiducia nel principio della luce infinita e della compassione che accoglie ogni essere senziente. La calligrafia è tracciata con un inchiostro profondo e corposo, dove ogni tratto del pennello rivela la forza interiore e la calma del monaco. Il gesto è deciso ma non rigido, e il ritmo verticale dei caratteri comunica la discesa della luce del Buddha verso il mondo umano. 
 
I segni mostrano l’alternanza tra pieni e vuoti, incarnando il concetto di 空 (kū), il vuoto dinamico da cui sorge ogni forma. Sul margine sinistro compare un' iscrizione, seguita da due sigilli rossi 落款 (rakkans), che autenticano l’opera e ne attestano la provenienza dal tempio Daitoku-ji, celebre per la sua lunga tradizione calligrafica zen. 
Il montaggio del kakemono è particolarmente elegante: il broccato superiore e inferiore presenta un motivo 雲文 (kumo-mon), nubi dorate su fondo blu notte verdastro, simbolo della presenza divina e del mondo trascendente, mentre la fascia interna in tessuto color avorio reca un raffinato disegno floreale in fili d’oro, che aggiunge luce e sacralità all’insieme. 
 
La base del rotolo si completa con i classici terminali 軸先 (jikusaki) neri laccati, che definiscono visivamente la compostezza dell’opera. Questo kakemono, destinato al 床の間 (tokonoma) o alla sala di meditazione, è un esempio perfetto dell’unità tra forma estetica e spirito religioso: il pennello di Maeda Shōdō trasmette non solo la devozione verso Amida, ma anche l’eco silenziosa dello zen di Daitoku-ji, dove ogni tratto è un respiro e ogni parola una via verso l’illuminazione.