🪭 Ventaglio giapponese - Sensu Hana Sakura Cream
Questo delicato ventaglio giapponese rappresenta l’incontro armonioso tra estetica tradizionale e leggerezza stagionale. Le stecche in bamboo naturale laccato nero offrono solidità e raffinatezza, mentre il rivestimento in tessuto di cotone ricavato da yukata antichi dà nuova vita a motivi classici secondo il principio giapponese del mottainai (もったいない), basato sul rispetto e sul riutilizzo consapevole.
Il soggetto decorativo principale è ispirato ai fiori di sakura (桜), simbolo poetico della primavera e dell’effimera bellezza della vita. I petali sono raffigurati con un tocco acquerellato, in toni di rosa tenue, lilla e malva, sfumati con maestria su un fondo avorio con leggere rigature verticali. Il risultato è un motivo evanescente e sognante, che pare danzare sulla superficie con la leggerezza del vento di marzo. Le foglie, appena accennate in verde acqua e grigio cenere, donano equilibrio e freschezza all’intera composizione.
Ogni apertura del sensu (扇子) è un piccolo gesto carico di grazia, che svela un paesaggio silenzioso e contemplativo. Questo ventaglio non è solo un oggetto utile nelle giornate calde, ma anche un accessorio che evoca immagini di passeggiate primaverili tra i ciliegi in fiore, di kimono leggeri e di atmosfere intime nei templi e nei giardini giapponesi.
Il design sobrio e delicato lo rende ideale per chi cerca eleganza senza eccessi, perfetto da utilizzare durante un matsuri (祭り), un incontro all’aperto o semplicemente come complemento estivo. Chiuso, il ventaglio conserva tutta la sua poesia tra le stecche, pronto a sbocciare nuovamente con un semplice gesto della mano.
Un omaggio sottile alla bellezza fugace dei sakura, e un invito a vivere il presente con grazia e consapevolezza. Un piccolo frammento di primavera racchiuso tra le dita.
Ventaglio giapponese - Sensu Hana Sakura Cream
Descrizione Articolo
- MATERIALE: bamboo naturale e tessuto cotone
- MISURE: Lunghezza 21 cm apertura 37 cm circa
- CONDIZIONI: nuovo
- PROVENIENZA: Kyoto - Giappone
Le origini del ventaglio
Il ventaglio era originariamente costituito da stecche di vario materiale (avorio, osso, legno, tartaruga, metallo…) dipinte, laccate, scolpite o traforate, e ricoperte da sottilissime pagine dipinte di carta o seta. L’evoluzione del ventaglio e la sua storia sono state determinate dagli scambi commerciali e culturali fra Oriente e Occidente.
Impossibile stabilire con esattezza quando l’uomo utilizzò il ventaglio per la prima volta, probabilmente nella Preistoria, nelle giornate di gran caldo, si usava la mano o una foglia per farsi aria. Alcuni reperti egizi ne documentano l’esistenza fin dal 3200 a.C.; esso era rigido, rotondo con un’impugnatura, e serviva per rinfrescare e proteggere il Faraone dagli insetti. I Giapponesi furono i primi a creare la forma attuale, si dice ispirandosi ad un’ala di pipistrello.
In Cina e Giappone furono delle vere opere d’arte, dipinte dai migliori pittori e calligrafi. Il ventagli arrivò in Europa nel XVI secolo e dovette il suo successo a Caterina De’ Medici (1519-1589) che né portò un gran numero nel suo corredo sposalizio alla corte di Francia, aprendo loro la strada allo splendore ed elevandoli ad accessorio di lusso e sfarzo nell’Europa dei secoli successivi .
Fu anche escogitato il “linguaggio del ventaglio”: nacque proprio nelle corti del Settecento quando le nobildonne inventarono dei segnali per comunicare con i loro amati, anche in mezzo alle genti.Un monaco Shaolin disse: “Il ventaglio è un’arma: chiuso assomiglia ad un coltello, aperto diventa uno scudo!”
In Giappone continua la tradizione e la produzione sia di ventagli sensu (in carta o in seta) e di ventagli dedicati alla danza chiamati "buio". Il ventaglio è utilizzato tanto dalla donna ma anche dall'uomo.
Note:
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