🌊 Dipinto giapponese kakejiku - Oshidori 鴛鴦
Questo prezioso e raro kakejiku giapponese degli anni '30–'40 è un raffinato esempio di pittura su seta kenpon (絹本), impiegata tradizionalmente per le opere più delicate e preziose. Il soggetto, tipico della pittura nihonga (日本画), unisce due simboli profondamente radicati nell'estetica e nella spiritualità giapponese: il pino (matsu, 松) e le anatre mandarine (oshidori, 鴛鴦).
Nella parte superiore del dipinto si staglia un ramo di matsu, reso con grande maestria attraverso pennellate estemporanee e minuziose che ne evidenziano la corteccia irregolare e gli aghi sottili. Le conifere, alberi sempreverdi, sono simbolo di longevità, resilienza e forza interiore; nella tradizione è spesso associato a paesaggi o a scene di contemplazione zen. In basso, sulle acque calme di uno stagno appena increspato, nuota una coppia di oshidori.
Il maschio, vivacemente colorato, mostra piume dai toni accesi del blu, dell’arancio e del verde, mentre la femmina, più sobria, è resa con eleganza in toni marroni e grigi perlacei. Gli oshidori sono considerati in Giappone un emblema di amore e fedeltà, poiché queste anatre formano coppie monogame per tutta la vita. Spesso raffigurate in dipinti augurali, simboleggiano l’armonia familiare e l’unione felice.
L'equilibrio tra i pieni e i vuoti è attentamente studiato: la parte superiore, densa del verde profondo del matsu, contrasta con la parte inferiore, lasciata ariosa, in cui le delicate increspature dell'acqua e le piume fluttuanti delle anatre creano un senso di quiete e contemplazione. Le sfumature delicate dell’acqua e delle ombre conferiscono profondità e una qualità quasi sognante alla scena.
In basso a destra si trova la firma dell’artista e un sigillo in inchiostro rosso (hanko, 判子), elemento tipico della pittura giapponese tradizionale. I caratteri sembrano indicare il nome 京童 (Kyōdō o Miyako-warabe, letteralmente “giovane di Kyoto” o “giovane di Miyako”), suggerendo uno pseudonimo di un pittore probabilmente attivo nella regione del Kansai, forse legato alla scuola di Kyoto, nota per le sue opere eleganti e raffinate. La montatura del kakejiku è altrettanto sobria e armoniosa, con bordi in broccato dai toni grigi e oro, che non distolgono l’attenzione dal dipinto ma lo incorniciano con discrezione e rispetto.
Questo tipo di montatura è coerente con le tecniche tradizionali usate nel periodo Shōwa iniziale (anni '30–'40), quando la pittura su seta veniva ancora prodotta con grande attenzione artigianale. In sintesi, si tratta di un kakejiku evocativo e simbolico, che trasmette una sensazione di pace, equilibrio e sentimento profondo. Un perfetto esempio di arte giapponese in cui natura, simbolismo e tecnica si fondono in un’opera di contemplazione silenziosa.
"Oshidori" stato ampiamente utilizzato come tema di decoro sin dal periodo Momoyama ed è uno dei modelli estetici senza tempo o stagionalità più riconosciuti anche oggi.
Firma e sigillo dell'autore, asta in ebano, cassa di contenimento in legno originale.
Dipinto giapponese kakejiku - Oshidori
Descrizione Articolo
- MATERIALE: seta / carta/ pigmenti / ebano
- TECNICA: pittura tradizionale
- MISURE: H 180 cm x larghezza 56cm circa
dimensioni immagine 122 x 42 cm circa - CONDIZIONI: ottime non sono presenti evidenti segni del tempo
- EPOCA: primo showa anni 30/40
- PROVENIENZA: Giappone
Note:
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