Tsuruga: La Legenda dei Pini Guardiani

Sakurasan
4 ago
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Lasciamo alle spalle la quiete solenne del tempio e ci incamminiamo verso uno degli angoli più affascinanti della costa giapponese: la spiaggia di Kehi no Matsubara, un luogo dove la natura sembra aver dipinto un paesaggio da sogno.

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Distesa per circa 1,5 chilometri lungo il Mar del Giappone, questa spiaggia è celebre per l’incantevole contrasto tra il candore della sabbia e il verde profondo dei pini rossi e neri giapponesi (akamatsu e kuromatsu 赤松・黒松), che svettano come guardiani secolari.

L’intera area, riconosciuta come sito di bellezza paesaggistica a livello nazionale, regala scenari di rara armonia e fascino, ideali per passeggiate lungo sentieri ombreggiati o per concedersi un momento di puro relax al suono delle onde.

Ma ciò che rende Kehi no Matsubara davvero magica è la leggenda che avvolge la sua origine. Si racconta che, durante il regno dell'imperatore Shōmu (聖武天皇), la costa fu minacciata da una flotta nemica.

Improvvisamente, la terra tremò e, come per incanto, una foresta di pini si levò in una sola notte, punteggiata da stormi di aironi bianchi che si posarono sui rami come vessilli.

I nemici, convinti di trovarsi davanti a un esercito imponente, si diedero alla fuga senza combattere. Da allora, la pineta è considerata una presenza protettrice, custode silenziosa della città di Tsuruga.

Questa spiaggia è un rifugio amato anche dai giapponesi, che nelle torride giornate d’estate cercano sollievo immergendosi nelle sue acque cristalline. Tra risate leggere e sguardi rivolti al cielo, si lasciano cullare dalla brezza e dal profumo salmastro, mentre i maestosi pini disegnano un paesaggio che sembra uscito da un’antica stampa giapponese. A questo punto, anche noi non possiamo resistere: è il momento di tuffarci e farci avvolgere dalla magia.

Ogni anno, la sera del 16 agosto, la spiaggia si accende di magia durante la festa dell’Obon (お盆): decine di lanterne galleggianti dai colori vivaci fluttuano sulla superficie del mare, riflettendo i desideri e le memorie di chi le affida all’acqua.

Il cielo, intanto, esplode in un trionfo di fuochi d’artificio che si fondono con le ultime sfumature del tramonto, regalando un finale da fiaba a una giornata sospesa tra storia, natura e spiritualità.