🌊 Stampa xilografica giapponese - Utamaro Madre e figlia Onsen
 
Questa raffinata stampa giapponese originale a xilografia appartiene al mondo dell’ukiyo-e e ritrae una scena di intensa intimità quotidiana: una madre con la figlia subito dopo il bagno termale. L’opera, per sensibilità, stile e qualità del segno, è attribuita a Kitagawa Utamaro, uno dei massimi maestri della rappresentazione femminile del periodo Edo, e la prima edizione è databile alla fine del XVIII secolo, indicativamente tra il 1795 e il 1800, momento di piena maturità artistica dell’autore.
 
La composizione è costruita su un equilibrio delicato di gesti e sguardi. La madre, avvolta in un kimono morbido e ancora leggermente discosto, asciuga il viso con un panno, mentre la figlia, più giovane, si stringe accanto a lei con naturalezza. I corpi non sono idealizzati in senso astratto, ma osservati con empatia: Utamaro riesce a trasmettere la sensazione della pelle calda dopo il bagno, il silenzio sospeso di un momento domestico, lontano dalla mondanità.
 
Il tema del bagno richiama la cultura del sentō e dell’onsen, luoghi non solo di igiene ma di relazione e condivisione. In questa scena si avverte il concetto di 浮世 (mondo fluttuante), non come frivolezza, ma come celebrazione dell’istante. L’attenzione ai dettagli è straordinaria: le acconciature femminili, i pettini, le trame dei tessuti, resi con linee sottili e colori misurati, tipici della grande stagione dell’ukiyo-e.
La stampa è un esempio emblematico di bijin-ga, genere in cui Utamaro eccelleva, ma qui declinato in chiave familiare e affettiva. Non vi è erotismo esplicito, bensì una profonda tenerezza che riflette l’ideale di 親子 (madre e figlia) come nucleo emotivo della vita quotidiana.
 
L’uso dello spazio, con figure ravvicinate e fondo neutro, concentra l’attenzione sul legame umano, mentre la carta, leggermente ingiallita dal tempo, testimonia l’autenticità e la storia dell’opera. Questa xilografia non è solo una scena di vita privata, ma una finestra poetica sulla sensibilità del Giappone Edo, dove anche i gesti più semplici diventano arte, secondo lo spirito di 美 (bellezza) che permea l’intera opera di Utamaro.