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Carta e Pennelli: l'Arte dello Shodo

BAck to school

Siamo a Settembre e come ogni anno si torna a scuola! Ricordo ancora la frenesia nel comprare i quaderni colorati e i libri che poi rivestivo con delle bellissime carte. La campanella, la merenda e il doposcuola e come dimenticarli....

Anche in Giappone si rientra dopo le vacanze estive ma l'anno accademico è dettato dalla fioritura dei ciliegi. Non poteva che essere così!

In Giappone, con l’arrivo della primavera inizia anche l’anno scolastico, le scuole aprono ad aprile e chiudono a marzo dell’anno successivo per dare a tutti la possibilità di godersi lo sbocciare dei ciliegi che viene associato all’idea di un nuovo inizio, all’occasione di ricominciare, alla vita che si rinnova. Anche l’anno fiscale inizia in primavera.

L’anno scolastico giapponese è diviso in tre quadrimestri: il primo va da aprile a luglio, il secondo da settembre a dicembre, il terzo da gennaio a marzo. Durante l’anno, gli studenti hanno tre periodi di vacanza: le vacanze estive (fine luglio, fine agosto), le vacanze invernali (fine dicembre, inizio gennaio) e le vacanze primaverili (fine marzo, inizio aprile).

Senza dilungarci, come al solito, torniamo allo speciale di questo mese: lo shodo.

La calligrafia giapponese (in giapponese 書道, shodō) è una delle più conosciute e ammirate arti tradizionali del Giappone. Shodō significa letteralmente “via della scrittura”, ed è un’arte con una lunga storia alle spalle, praticata ancora oggi nelle scuole, dalle elementari alle università.

I valori alla base dello shodō sono semplicità, bellezza e connessione tra mente e corpo. Introdotta dalla Cina tramite l'utilizzo dei Kanji, inizialmente lo stile usato in Giappone era molto simile a quello cinese, poiché i calligrafi copiavano testi e poesie cinesi per imparare questa complicata arte della scrittura.

Durante il periodo Heian (794-1185) ci fu una svolta. Viene introdotto un nuovo alfabeto, il kana (inizialmente solo hiragana, il katakana verrà creato in seguito). Con questi nuovi caratteri la calligrafia cominciò a trasformarsi in un nuovo stile tutto giapponese.

L’arte shodō è legata alle pratiche del buddismo zen, e influenzata dalle sue idee e i suoi valori dove la calligrafia va al di là della semplice scrittura, o delle parole. Il vero segreto alla base dello shodō è l’unione tra mente e anima e la capacità di scrivere con il cuore, senza il quale nulla avrebbe significato. Il calligrafo ha solo un tentativo per scrivere un carattere, dato che scrivendo il pennello non deve mai staccarsi dal foglio o dalla superficie. Per trasmettere un significato profondo, l’opera deve mostrare emozioni, personalità e passione dell’artista. Secondo la filosofia buddista, infatti, si dice che la via della scrittura sia parte del cammino verso l’illuminazione.

La calligrafia giapponese era praticata inizialmente dai monaci del buddismo zen. Il filosofo Nishida Kitaro diceva che la calligrafia zen si migliora soltanto con la pratica costante. Per scrivere, la mente deve essere libera, solo così i caratteri verranno fuori senza il minimo sforzo. Questa condizione mentale viene definita mushin (無心), che significa proprio “senza pensieri/a cuor leggero”. Quando si pratica la calligrafia bisognerebbe avere la mente “vuota”, libera da congetture o pensieri, per concentrarsi unicamente sul significato delle parole da scrivere.

Abbiamo allargato la nostra offerta con prodotti specifici legati alla calligrafia, come quaderni, carta, inchiostri liquidi e solidi, pennelli e colori tipici di una cartoleria giapponese tradizionale. Ma abbiamo anche voluto ricercare articoli antichi evocativi di un tempo in cui questo era l'unico modo di scrivere...quando non c'era il computer.

Oltre agli strumenti tipici per la calligrafia troverete in vetrina delle bellissime scatole fumibako e suzuribako laccate e realizzate a mano con decoro maki-e dove si inseriscono le pietre i pennelli e gli oggetti per la scrittura. Antichi pesi in ghisa dedicati a commemorazioni scolastiche e particolari pietre per inchiostro scolpite artigianalmente per creare rilievo al soggetto protagonista.

Speciali carte per garantire il giusto assorbimento dell'inchiostro liquido o da grattugiare in formato fogli o album. Quaderni con fogli decorati con pagliuzze d'oro e argento perfetti per le composizioni haiku. Cartoncini shikishi e tanzaku per dipingere e supporti a rotolo sui quali inserirle per l'esposizione.

Strumenti essenziali per chi vuole approcciare a questa fantastica arte calligrafa che oltre a offrire la possibilità di creare un oggetto espositivo personale, crea un percorso mentale di meditazione e di distacco verso le tribolazioni quotidiane, che di questi tempi ne abbiano veramente bisogno!



Ciao a tutti e non dimenticate di mandarci le vostre opere artistiche!

Mata ne, alla prossima!


Con affetto

I Sakurini

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