16. Nagano: lo Zen in montagna
Stiamo lasciando la città di Tokyo per raggiungere la provincia di Nagano.
Fondata nel 1897 Originariamente era una piccola città, e ancora oggi sembra cristallizzata nel passato, dove le berline con i pizzi non sono state ancora sostituite con i taxi moderni di Tokyo.
Costruita attorno al famoso tempio buddhista Zenkō-ji 善光寺. La sua fama internazionale giunge dopo aver ospitato i 18mi Giochi olimpici invernali del 1998.
Nagano è la città ideale dove fare meta per poi effettuare delle escursioni nelle zone montane limitrofe celebri per ospitare le dispettose scimmie della neve che puoi incontrare mentre fanno il bagno nelle numerose pozze termali della zona.
La città è molto più piccola e praticabile di Kyoto e il tempio più importante è sicuramente il Zenkoji.
La lunga strada che parte dalla stazione è costeggiata da abitazioni e piccoli negozi antichi del periodo Meiji. Con i loro rivestimenti in legno e i luminosi tetti dalle lucide tegole accompagnano il visitatore trasportandolo indietro nel tempo fino a raggiungere il tempio alla sua sommità.
Questo complesso templare è uno dei più importanti e popolari del Giappone. Fu fondato nel 7 secolo e custodisce la prima statua buddista mai portata in Giappone quando il Buddhismo fu introdotto per la prima volta nel 6 secolo.
La statua originale è celata mentre una copia viene mostrata al pubblico ogni sei anni per alcune settimane. La prossima opportunità di vedere la statua è prevista per il 2028.
Il tempio permette agli astanti di visitarne delle aree separate, come il ponte sul laghetto pervaso dalla fioritura del loto, ed arricchito da graziose lanterne chouchin bianche e rosse che volano col vento.
Dall'altro lato grandi statue in pietra sembrano concedere il passaggio alla via che conduce al maestoso portale prima di poter ammirare la sacralità del Buddha.
Nonostante il caldo e la folla presente per i giorni dell'Obon, si respira una sensazione impalpabile e da un momento all'altro ti aspetti di sentire l'eco dei rintocchi dell'enorme campana isolata sulla destra, come se il divino volesse farsi sentire ma non vedere.
Il profumo dell'incenso acceso dai fedeli nell'enorme braciere all'ingresso pervade l'area e ti rapisce in una dimensione mistica e trascendente per poi dissolversi tra le nuvole rivelando dietro di se l'enorme portale in legno.
Questo viaggio si conclude anche quest'anno e se l'obiettivo era la ricerca dello zen possiamo dire di aver trovato ancora in questa nazione meravigliosa un popolo pacato e rispettoso, provato sensazioni uniche e a tratti magiche che ci hanno donato benessere, serenità e armonia con la percezione di essere stati veramente accarezzati da questa misteriosa energia chiamata Zen.
Ciao Giappone ci mancherai!
Matane! Ci vediamo a Milano...
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