Biglietto auguri giapponese - MIZUHIKI Kiku
 
Tradizionale biglietto augurale in carta giapponese di colore grigio scuro con decoro in rilievo realizzato tramite stampa a caldo costituito da fiori imperiali kiku.  Il tipico laccio ornamentale mizuhiki a forma di fiore dona colore e tridimensionalità al biglietto.
 
Il Kiku 菊, conosciuto come Crisantemo, è simbolo di ​immortalità e forza. Il crisantemo nel mondo orientale, contrariamente a quanto accade in Occidente, rappresenta l’immortalità. Tanto da essere considerato il simbolo della casata imperiale (più propriamente, il crisantemo giallo). Legato alla forza e alla resistenza poiché nascendo in inverno, affronta le avversità del freddo. Spesso, viene associato anche al ringiovanimento e alla longevità. Tant’è che durante il ‘Giorno del Crisantemo’ (9 settembre), si usa strofinare sulla pelle un tessuto imbevuto nella sua linfa, nella speranza di preservare la giovinezza e la longevità della persona.
 
Un origami piegato a triangolo e posizionato in alto sulla destra, chiamato noshi è simbolo di abbondanza in quanto si avvolgeva in questa forma l'abalone che era cibo per persone abbienti. Il nodo noshi simboleggia il legame tra chi dona e chi riceve.
 
È possibile scrivere una propria dedica direttamente sulla carta che si apre come un origami oppure su un foglio personale da inserire nell'apposita busta corredata.
Una volta chiuso il biglietto apporre il foglio con gli ideogrammi desiderati: Kanji oro= kotobuki (per augurare buona fortuna e felicità in generale) Quello nero per matrimonio. 
 
I Mizuhiki sono cordicelle di carta e vengono usati fin dall’antichità.
L’utilizzo di questo tipo di carta era spesso privilegiato, in quanto considerato un materiale sacro e particolarmente caro agli dei, “Kami”. Infatti la parola “Kami”, in giapponese, significa sia “Dio” che “carta”.
All’inizio si usava solo carta tradizionale, “washi”, di colore bianco, utilizzata per avvolgere doni strettamente legati alla sfera religiosa oppure per i doni destinati all’imperatore e potevano essere sia rosse che bianche. Il colore rosso è bene augurante, il bianco è il colore degli dei e della purezza.
Successivamente, quando la società giapponese fu divisa in classi sociali contraddistinte da vari colori, si cominciò a caratterizzare questa decorazione anche con le tinte della classe d’appartenenza.
Oggi, si usano soprattutto come ornamentazioni decorative sui biglietti di auguri come segno di buon auspicio, in occasione di matrimoni e altri eventi speciali e particolarmente sentiti.