MATERIALE: seta
TECNICA: yuzenzome
MISURE: circonferenza 120 x h 165 cm
CONDIZIONI: molto buone anni'70
Kimono "DAIDAI IRO SENSU"
Descrizione Articolo
Kimono tsukesage semi formale in morbido crespo di seta rinzu (jaquard) a fondo arancio daidai, raffigurante serie di ventagli sensu con soggetti floreali, tutti realizzati con disegno manuale creato con tecnica kaga-yuzen (disegno e tintura manuale a riserva tipico della città di Kanazawa).
Datazione periodo Heisei anni '90 in ottime condizioni.
Provenienza Kyoto.
Lavabile con cautela a secco - proteggere dai raggi solari diretti - stirare a bassa temperatura frapponendo un panno umido.
Prodotti Abbinabili:
OBI, ZORI-GETA, TABI
Il kimono: un pò di storia...
In Giappone è l'abito per eccellenza, ma non solo: è un linguaggio non verbale, che parla di pura arte seduttiva. Il fascino sta nel mistero di ciò che si cela e nella grazia dei movimenti. Ecco perché spesso le fodere dei kimono sono altrettanto o, addirittura, più preziose della parte esterna: simboleggiano l'anima della donna, la parte più bella ma nascosta, che viene mostrata solo alle persone più importanti. Nulla è lasciato al caso: dalle stoffe di cui è composto ai colori scelti, dai simboli rappresentati alla lunghezza delle maniche.
Osservando kimono si può risalire al periodo storico, la stagione, il livello di formalità e la natura dell'evento in cui è stato indossato, l'età, lo stato civile e forse anche il rango di chi lo porta.
Kimono: curiosità
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Tradizionalmente parlando, le donne nubili indossano un kimono con maniche estremamente lunghe che toccano quasi terra detto furisode.
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Di norma, i kimono fatto a mano da un esperto può costare molto, perché pregiato, ma si trovano, ormai, anche versioni più economiche.
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I kimono autentici si realizzano come da tradizione da un singolo rotolo di stoffa chiamato tanmono, largo circa 35 cm e lungo circa 12/14 metri.
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Originariamente i kimono venivano cuciti e decorati a mano. I motivi degli ornamenti potevano essere uguali o alternati e si realizzano con la tintura a riserva colorando il tessuto a mano o con lo shibori, una tecnica che consiste nell’immergere la stoffa legata in una vasca di tintura creando fantasie uniche.
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Con kimono, ai piedi, si indossano gli zori,e i geta, unitamente ai tabi, i famosi calzettini con l'alluce separato.
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