夏を探る Scopri l'Estate!
Aggiornamento: 5 lug 2022
"Atsui desune"(暑いです)! "Che caldo!".
Ogni nostro viaggio estivo in Giappone è stato sempre caratterizzato da questa espressione.
É già il secondo anno che non riusciamo ad andarci, ormai per ovvi motivi e anche se ora le frontiere sono aperte, o quasi, preferiamo aspettare di poter viaggiare in totale libertà, come abbiamo sempre fatto.
Suggeriamo sempre ai nostri clienti e agli amici di scegliere la primavera o l'autunno, ma capiamo che a volte le esigenze lavorative e non ci offrono solo il periodo più caldo per fare una pausa. Vale anche per noi! L'estate in Giappone resta comunque meravigliosa.
Quando ti rechi ai templi ci sono migliaia di campanellini furin che all'unisono ti avvolgono letteralmente con il loro tintinnio, creato come vuole la legenda dall'anima del vento. É più facile vedere i giapponesi in kimono; amano indossare lo yukata, preferendolo al kimono tradizionale per la sua informalità, vestibilità e la consistenza che tiene a bada la calura estiva e sopratutto l'afa imperante.
Qualche anno fa siamo stati nel Kyushu e precisamente a Iki Island, ve la consigliamo per la spiaggia semi tropicale, il mare limpidissimo e l'atmosfera d'altri tempi che si respira. Ci si arriva col traghetto dal quale è possibile ammirare un tramonto sul mare spettacolare.
Non ci sono hotel ma si può essere ospitati nei minshuku, le case delle persone comuni che affittano le camere. La sera la gente del luogo si riunisce presso una delle abitazioni e passandoci vicino non puoi non sentire tanti "kampai" che brindano alla felicità dello stare insieme e il profumo della griglia di pesce mischiato a quello dello zampirone.
I classici zampironi, inventati dai giapponesi, per tenere lontano le zanzare che vengono inseriti in questi maialini di ceramica che prendono il nome di Katoributa dove ka (蚊) significa "zanzara", to (取) si riferisce al verbo "prendere" e buta (豚) significa la parola "maiale". Ovvero il maiale che prende le zanzare, anche se in realtà non le acchiappa ma le fa fuggire senza ucciderle.
Ce ne sono di tantissimi tipologie ma hanno tutti in comune un "posteriore" aperto al fine di inserirci lo zampirone il quale fumo fuoriesce dalla bocca e dai buchi delle narici assomigliando alla tradizionale raffigurazione del Dio del fuoco.
Tornando invece sulla terra ferma, a Kyoto le vetrine del centro si riempiono di ventagli sensu, colorati o dipinti a mano che riprendono i motivi floreali ma anche paesaggistici del Sol Levante. Hanno un anima in bamboo intagliato spesso a mano e vengono incollati da esperti artigiani facendo combaciare perfettamente i due lati con all'interno le bacchette di legno. Ne facciamo sempre una grande scorpacciata ogni anno e anche se ormai il nostro fornitore di fiducia ci conosce e ce li invia per posta, il contatto umano della compravendita ci manca molto. Sarà per il prossimo anno...
Un altra caratteristica tipicamente estiva della quale non si può non accorgersene è lo "zoccolamento" dei geta di legno nelle vie di Gion. Vuoi il pavimento in pietra, vuoi la tipica andatura un pò strisciante dei giapponesi, questo tipico suono resta ormai parte del dna nativo dei suoni della città durante l'estate.
Ecco che quindi, muniti di yukata, geta ai piedi, ventaglio alla mano, siamo pronti per festeggiare l'estate ricca di feste e matsuri per poi concludersi con i grandi fuochi d'artificio e la festa di fine agosto dell'obon quando le lanterne di carta vengono lasciate andare sulla corrente del fiume creando quell'atmosfera un pò malinconica che ci accompagna negli ultimi giorni estivi.
A presto, matane
Con affetto i Sakurini
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